- Traversi+Traversi Architetti
- Scau
- MM.AR. Consult
- E.T.S. - Engineering and Technical Service
- Progettisti Associati Tecnarc
- Steam
Bergamo
Nuovo ospedale di Bergamo Giovanni XXIII
umanizzazione
per una ottimale vivibilità
L’ospedale moderno non è solo una grande struttura urbana, fra le più significative e complesse presenti in un territorio, sia per il ruolo e le funzioni esercitate, sia per l’influenza sul contesto urbano e sociale, sia per il livello scientifico e tecnologico delle attività che vi si svolgono; è anche, e sempre più tende ad essere, il luogo di un’esperienza che tocca la vita di tutti. Il nuovo Ospedale vuole essere aperto, disponibile, leggero. Deve essere, ed essere percepito, come una struttura flessibile che si modifica e si adegua al territorio e alle sue esigenze. Perciò è stato attentamente curato, anche a livello architettonico, il suo rapporto con l’esterno, nel senso che dalla città si potrà percepire la vita che si svolge all’interno dell’ospedale, così come gli spazi interni dell’edificio si aprono visivamente verso l’esterno. In questo senso il processo è stato quello di passare da una forte artificializzazione che la struttura ha per suo carattere intrinseco, verso il carattere naturale dell’intorno e verso l’esterno. Così i corpi delle degenze, che costituiscono l’affaccio principale dell’ospedale verso la città, sono racchiusi entro un grande cerchio alberato, che li racchiude e li protegge. Gruppi compatti si alternano, lungo il percorso anulare che costeggia l’intera struttura, a spazi più aperti, in modo che sia una successione di pieni e vuoti. La sopraelevazione del piano di ingresso rispetto al terreno circostante accentua visivamente la dimensione degli spazi verdi che proteggono l’edificio e libera le viste verso il parco e i Colli.
In termini molto generali, si può dire che il progetto del nuovo Ospedale di Bergamo si compone di tre elementi principali:
- Il complesso dei servizi di diagnosi e cura e dei servizi generali e amministrativi, organizzato all’interno di una piastra centrale volumetricamente articolata;
- I corpi distinti delle degenze, alti 5 piani, disposti lungo tre lati della piastra, al piede dei quali sono distribuiti gli ambulatori per i pazienti esterni. Sono caratterizzati da grande leggerezza e trasparenza, con ampie superfici vetrate, in modo da offrire immediatamente un’immagine gradevole e aperta a chi si avvicina all’ospedale. Le camere godono così di vedute ampie sul verde circostante e sul bellissimo e sereno panorama dei Colli, essendo allo stesso tempo garantito il controllo della luminosità in ogni condizione esterna in funzione delle prioritarie esigenze di comfort dei pazienti. Le torri sono collegate alla piastra mediante dei passaggi aerei coperti; in questo modo ciascun corpo è adiacente ai servizi di terapia più pertinenti a quella attività, minimizzando i percorsi, garantendo una efficienza complessiva e una rapidità del servizio.
- Una grande galleria vetrata, tra la piastra centrale e le torri, chiamata Hospital Street, connette degenze, ambulatori, servizi, e si apre all’interno su patii sistemati a verde e all’esterno sulle vedute del parco e dei Colli.
L’elemento più rilevante e più significativo è costituito dalla grande piazza pedonale, che si apre di fronte all’ingresso principale dell’ospedale, dove entreranno i pazienti esterni ed i visitatori.
Mascherato dal verde, troviamo il Centro Congressi: la vegetazione sale sulla copertura, creando delle grandi onde sotto le quali si insinua la scatola vetrata con il risultato di una perfetta integrazione tra ambiente interno e il verde.
Abbiamo puntato molto a creare un profondo legame con quanto circonda il complesso ospedaliero posizionando delle grandi vetrate in modo tale che la luce entri e si distribuisca in modo uniforme.
Il progetto include ed integra armoniosamente la nuova chiesa, il grande parco verde con le funzioni in esso presenti quali l’eliporto e l’edificio addetti all’assistenza spirituale.